Regolamento Interno
Art.1 Finalità del servizio
Il Servizio si propone di fornire una risposta ai bisogni individuali dei minori che versano in una situazione di disagio sociale e risultano privi di un ambiente familiare adeguato. La struttura è organizzata, nella divisione degli spazi e nella scansione dei ritmi quotidiani di vita, come un normale ambiente familiare. L’obiettivo del servizio è quello di assicurare il mantenimento, l’educazione e l’istruzione in risposta alle difficoltà affettivo- relazionali e ambientali che il minore presenta al momento della richiesta di inserimento e per le quali necessita di essere allontanato dalla famiglia d’origine. Nel “prendersi cura” la Comunità crea i presupposti per il buon esito dell’intervento che prevede: il raggiungimento delle condizioni individuali d’autonomia, o il rientro nella propria famiglia d’origine una volta superati i problemi iniziali, o l’inserimento in un nuovo nucleo familiare (adozione o affido), nel pieno rispetto del mantenimento delle relazioni con il territorio da cui proviene il minore, o altrimenti l’inserimento socio lavorativo al raggiungimento della maggiore età.
Art. 2 Utenza
La capienza massima, in conformità alla normativa vigente, è di 10 posti, più 2 di pronta emergenza, per minori di ambo i sessi fra i 3 e i 18 anni .
Art.3 Norme generali sull’organizzazione della vita comunitaria
1. Gli ospiti della Comunità sono tenuti e seguire le regole basilari dell’igiene personale e dei locali dove si svolge la vita comunitaria, della puntualità degli orari stabiliti e del rispetto delle persone conviventi.
2. Il personale sarà diviso in operatori preposti unicamente all’educazione dei minori, in possesso delle qualifiche professionali previste dalla legislazione nazionale e regionale in materia e personale preposto ai servizi generali e ausiliari.
3. Il rapporto numerico tra operatori e minori sarà di volta in volta stabilito dal Coordinatore, sentito il referente educativo, tenendo conto delle caratteristiche ed esigenze degli ospiti e comunque nel massimo di uno a tre.
Sarà compito del personale educativo assicurare una convivenza armonica e serena, favorendo il dialogo con e fra i minori, e l’interiorizzazione delle regole di vita comunitaria.
4. Per nessuna ragione è consentito al personale il ricorso a comportamenti lesivi della dignità degli ospiti.
5. Tra gli obiettivi prioritari a favore dei minori, assume particolare rilevanza la frequenza scolastica ed il buon profitto: sarà compito degli educatori mantenere i rapporti con la scuola, accompagnare i minori e riprenderli al termine delle lezioni se necessario, seguirli e sostenerli nelle attività di studio.
6. Si prevede inoltre la formazione professionale per i più grandi, per i quali non fosse possibile o conveniente rispetto al Piano Educativo Individualizzato, l’istruzione secondaria superiore anche di percorsi di tirocini formativi.
Art. 3 bis Assicurazioni
La cooperativa Comunità Clara provvede a stipulare idonee polizze assicurative a copertura dei rischi da infortuni o da danni subiti o provocati dagli utenti, dal personale o dai volontari.
Art.4 Modalità di ammissione degli ospiti
La richiesta di ammissione viene inoltrata dal Servizio sociale del comune di appartenenza del minore al coordinatore della struttura. Essa può essere dettata dal un provvedimento del tribunale dei Minorenni o da altre motivazioni. Nella richiesta di inserimento devono pervenire tutte le informazioni possibili sul caso, siano essere verbali che scritte, e devono essere individuati gli obietti sostanziali che vanno a comporre il progetto quadro. Il caso viene presentato del coordinatore all’equipe educativa che collegialmente decide sulla base delle informazioni acquisite tenendo presente la composizione e la caratterizzazione che la struttura ha al momento.
Art.5 Modalità di dimissione degli ospiti
La dimissione è proposta dall’educatore di riferimento e/o dal coordinatore della struttura. La decisione viene presa collegialmente in sede di equipe educativa. La proposta può nascere da due situazioni reali: la prima prevede la cessazione delle condizioni che ne hanno determinato l’inserimento, o per il raggiungimento degli obiettivi prefissati; la seconda quando per gravi e comprovati motivi e dopo aver intrapreso tutte le strade possibili per una risoluzione positiva del o dei problemi. La dimissione è sempre autorizzata in seguito a decreto del Tribunale per i Minorenni.
Art. 6 Rapporti con le famiglie
1. Gli educatori devono favorire, ove è possibile, i rapporti tra i minori e le loro famiglie. A tale scopo, nel rispetto della vita comunitaria e degli impegni assunti dagli ospiti, le visite dovranno essere concordate, per ciascuno in maniera individualizzata.
2. Periodi di permanenza presso le famiglie (fine settimana, festività) non previste nel P.E.I. o nel decreto del T.M., dovranno essere autorizzate dall’autorità che ha disposto l’inserimento. Brevi permessi riguardanti ordinarie attività quotidiane, saranno concessi a cura dell’educatore referente.
3. L’assistente sociale responsabile del caso, in collaborazione con l’educatore referente, ha il compito di sostenere la famiglia di origine ed attivare tutti gli opportuni interventi, in previsione e preparazione del rientro in famiglia del minore.
Art. 7 Rapporti con la ASL
1.Per quanto riguarda l’aspetto sanitario a favore dei minori ospiti, si farà riferimento alla A.S.L. di appartenenza, sia per gli interventi di medicina di base che specialistica.
Art. 8 Rapporti con l’Autorità giudiziaria
Il coordinatore e l’educatore di riferimento mantengono i rapporti sia con il Servizio Sociale di appartenenza attraverso periodici incontri di verifica e redazione almeno trimestrale di relazioni sull’andamento dell’intervento; sia con il Tribunale dei Minorenni attraverso relazioni trimestrali inviate all’ufficio competente.
Art. 9 Deontologia degli operatori
Nei confronti degli utenti del servizio, tutti gli operatori assumono l’impegno di rispettare i seguenti principi:
• Onestà:
Rispettare con diligenza le leggi vigenti, il presente regolamento interno e le relative norme e convenzioni citate. L’operatore deve astenersi dall’accettare regali a qualsiasi titolo, sia dagli utenti, sia dai familiari.
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Integrità morale:
Assumere, nei diversi contesti, un comportamento moralmente integro e coerente con i valori espressi nel presente regolamento interno ed evitare ogni forma di discriminazione arbitraria. Nel lavoro quotidiano non attribuire vantaggi illeciti in cambio di regalie o omaggi che eccedano le normali pratiche di cortesia.
Stemperare per risolvere quelle situazioni ove gli interlocutori possono trovarsi in potenziale conflitto di interesse
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Equità:
Esercitare il potere derivante da una posizione d’autorità in maniera equa. Essere imparziali (nella forma e nella sostanza) in tutte le decisioni che devono essere prese in modo obiettivo ed equanime senza discriminare alcun interlocutore per ragioni legate al sesso, all’orientamento sessuale, all’età, alla nazionalità, allo stato di salute, alle opinioni politiche, alla razza e alle credenze religiose.
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Trasparenza e Correttezza:
Comunicare in maniera trasparente, adottando una forma e un contenuto di facile comprensione e appropriato per i diversi interlocutori con i quali la Società si relaziona. Comunicare in modo corretto implica farsi carico della veridicità e della completezza delle informazioni fornite. Le informazioni, qualora sia previsto per legge o richiesto dai soggetti, devono essere trattate in forma riservata
. • Efficienza ed Efficacia:
Perseguire i migliori risultati possibili, date le risorse disponibili, nel rispetto degli standard qualitativi più elevati previsti per le diverse tipologie di attività. Svolgere il proprio compito in maniera professionale e responsabile per raggiungere gli obiettivi concordati in maniera efficace. L’operatore è tenuto al rispetto dell’orario di lavoro, ad avvertire tempestivamente se per malattia o motivi emergenti non può presentarsi al lavoro, a comunicare i giorni di assenza e l’eventuale rientro al lavoro.
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Dialogo:
Prendere decisioni dopo aver ascoltato e consultato i diversi interlocutori interessati al fine di giungere a soluzioni che rispettino le aspettative legittime di tutti i “portatori di interesse” di volta in volta coinvolti nelle scelte.
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Formazione
La formazione continua degli operatori è un importante supporto all’operato degli educatori della comunità sia dal punto di vista professionale (aggiornamenti, convegni, corsi di formazione), sia dal punto di vista umano (possibilità di crescere confrontandosi con punti di vista ed esperienze di vita diverse e/o nuove).
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Privacy
Gli operatori si impegnano al trattamento dei dati personali degli utenti nel rispetto del D.lgs 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali).
Art. 10 Norme generali di comportamento degli ospiti
Al momento dell'accoglienza e durante tutta la permanenza presso la comunità è fatto assoluto divieto agli accolti di introdurre oggetti pericolosi e sostanze psicotrope di qualunque genere se non regolarmente prescritte da ricetta medica. E' altresì vietato assumere alcol, droghe, e sostanze stupefacenti in genere fuori e dentro la comunità. E' severamente stigmatizzata qualsiasi forma di violenza fisica, verbale e psicologica rivolta a qualunque persona dentro e fuori dalla comunità. Tutti gli accolti sono obbligati a tenere un comportamento rispettoso di tutte le persone e di sé stessi, congiuntamente ad oggetti ed arredi della struttura. Tutti i residenti presso la struttura (operatori ed accolti) sono tenuti ad osservare scrupolosamente gli orari ed i programmi di attività previste, sia individuali che collettive, parte delle quali vengono proposte e decise congiuntamente durante le assemblee comuni. Gli accolti sono tenuti a collaborare fattivamente alla gestione della casa assieme al personale adulto addetto (pulizie, cucina, spese, commissioni ecc.). E' obbligatorio mantenere un aspetto pulito, curato e dignitoso nella persona, nell'abbigliamento, nella gestione delle camere e degli arredi assegnati Tranne i momenti di necessario e riconosciuto riposo, agli accolti è fatto divieto di isolarsi e/o rinchiudersi in sé e nella camera assegnata, partecipando sempre attivamente alla vita comunitaria e alle attività proprie previste (studio, lavoro, sport ecc.). Non è consentita l'introduzione e gestione di animali nella struttura.
Art. 11 Articolazione giornata tipo (Periodo scolastico)
Ore 7,00 sveglia, prima colazione, igiene personale, riordino spazi personali;
Ore 8,00 avvio alla scuola o corsi di formazione professionale;
Ore 13,00/13,30 rientro in Comunità;
Ore 13,30 pranzo; Ore 14,30/15,30 riposo;
Ore 15,30/17,30 studio e attività didattico-formative;
Ore 17,30/19,00 merenda, relax, svago ed attività sportive;
Ore 19,00/20,30 igiene della persona e cena;
Ore 20,30/21,30 relax; Ore 21,30 riposo.
Art. 12 Articolazione giornata tipo (Periodo di vacanza)
Ore 8,00 sveglia, prima colazione, igiene personale, riordino spazi personali;
Ore 9,30 attività di socializzazione e ricreative programmate (mare-ecc.);
Ore 13,30 igiene della persona e pranzo;
Ore 14,30/16,00 riposo;
Ore 16,00/20,00 attività didattiche di recupero, sportive e ricreative;
Ore 20,00 igiene della persona e cena;
Ore 21,00/22,30 relax e svago;
Ore 22,30 riposo.
Art. 13 Normativa sulla privacy
La struttura è soggetta al pieno rispetto della normativa vigente in materia di trattamento dei dati sensibili dei minori accolti e del personale in essa operante. E’ compito dei responsabili, individuati all’interno dell’ Associazione, vigilare sul rispetto degli standard di sicurezza.
Art. 14 Norme di rinvio
Per quanto non espressamente indicato dal presente testo, si rinvia a quanto previsto nello statuto e nel regolamento dei servizi regionale.
Iscrizioni ed autorizzazioni Comunità Clara Taviano
Iscrizione Registro delle Imprese di Lecce (sezione Ordinaria) numero REA LE-233039 dal 19/04/2002
Iscrizione Albo nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente n. A158421 (sez. A) e regionale delle cooperative sociali n. atto 228 e n. ordine 453 (sez. A)dal 22/11/2005
Iscrizione Albo delle strutture per minori al n. 147 della RegionePuglia
Iscrizione definitiva del 02/03/2011 nel registro regionale delle strutture e dei servizi per minori della prov. di Lecce - atto regionale n. 124
Autorizzazione definitiva all’esercizio di attività di Comunità Educativa per Minori ai sensi del reg. reg. 4/2007 rilasciata dall’Ambito di Zona di Gallipoli con determinazione n. 48 del 21/12/2010